Se si desidera realizzare un evento in maniera responsabile, tutte e tre le dimensioni ESG della sostenibilità – ambientale, economica e sociale – sono egualmente importanti.

 

Qui di seguito una “to do list” di massima che uso come riferimento collaborando con partner certificati e specializzati nell’organizzazione di eventi sostenibili.

 

  1. Definire gli obiettivi sostenibili dellevento che devono integrarsi con gli obiettivi aziendali legati all’evento. Per esempio: la riduzione di emissioni di carbonio, l’uso di energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti, il coinvolgimento delle comunità locali, etc.
  2. Coinvolgere gli stakeholder: ingaggiare tutte le parti interessate all’evento, inclusi fornitori, sponsor e membri della comunità locale dove insisterà l’evento. Ascoltare preventivamente le loro opinioni e considerare le loro esigenze e preoccupazioni così da creare un evento sostenibile che risponda, il più possibile, alle aspettative di tutti.
  1. Coinvolgere partner certificati: attraverso l’organizzazione di eventi, le aziende presentano sé stesse, i propri valori e la loro competenza contribuendo a definire la propria immagine nei confronti degli stakeholder. Individuare e privilegiare i partner certificati ISO 20121 è una garanzia di maggior allineamento agli obiettivi di sostenibilità.
  2. Pianificare la logistica sostenibile: tenendo come riferimento il Global Destination Index-Gds Index 2023, possiamo individuare destinazioni di città considerate più sostenibili (ovviamente dovremo valutare anche l’accessibilità a queste mete, privilegiando la minimizzazione del trasporto aereo). Dovremo valutare l’uso efficiente dello spazio e l’ottimizzazione degli allestimenti, dei materiali delle attrezzature, e dei gadget. Importante poi la valutazione dell’uso energetico e delle fonti di approvvigionamento per ottimizzare l’illuminazione e il controllo della temperatura con lo scopo di ridurre le emissioni di carbonio, valutando di compensare le eventuali emissioni residue. Consideriamo e ottimizziamo il consumo idrico. Capitolo importante sono gli aspetti legati al sociale e alle tutele lavorative (comprendendo tutta la filiera) e le pratiche che tutelino la salute e sicurezza sul lavoro.
  3. Promuovere la riduzione dei rifiuti: dove possibile utilizzare materiali riciclati o riciclabili per la promozione dell’evento e per gli allestimenti, eliminare o ridurre luso della plastica monouso, fornire opzioni di riciclaggio e/o compostaggio per i rifiuti generati.
  4. Promuovere la sostenibilità alimentare: scegliere fornitori locali e privilegiare menù stagionali. Privilegiare opzioni che prevedono la riduzione del consumo di carne.
  5. Misurare e monitorare limpatto: utilizzare indicatori chiave di performance (KPI) per misurare l’impatto ambientale e sociale dell’evento e monitorare costantemente i progressi verso gli obiettivi sostenibili e apportare eventuali aggiustamenti necessari.
  6. Comunicare i risultati: informare gli stakeholder dei risultati ottenuti nell’implementazione delle pratiche sostenibili durante l’evento. Condividere storie di successo e best practices.
  7. Valutare lefficacia in un’ottica di miglioramento continuo: dopo l’eventoè essenziale valutare criticamente l’efficacia o meno delle iniziative approntate e valutarne la centratura o lo scostamento rispetto agli obiettivi iniziali, così da individuare aree di miglioramento. Utilizzare i feedback degli stakeholder e dei partecipanti per pianificare eventi futuri ancora più sfidanti dal punto di vista della sostenibilità.

 

Erica Nagel, Founder & CEO della Nagel Sustainability – Advisory and Services

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